I carnevalanti

Gli albori

In quest’area ripercorreremo le varie fasi che hanno caratterizzato la storia del nostro Carnevale anche se ad oggi la festa è di tutto il paese ed i carri non sono più in competizione fra loro.

Nel 1908 furono costruiti due carri: “I Minatori del Sempione” e “Il Giudizio di Salomone”. Sui carri, gli attori, opportunamente mascherati, rappresentavano scene di grande attualità o legate alla cultura popolare.
Quello del 1923 è il primo Carnevale ben documentato fotograficamente. Non si conoscono i titoli dei carri ma sono molto singolari i materiali usati: il carro che vagamente inneggia alla primavera è composto interamente con rami e fogliame. Si ha memoria poi di un carro costituito da un grande grammofono, all’interno del quale un’orchestrina suonava a lume di candela. Durante la sfilata ci fu un incendio, forse a causa delle stesse candele, cosicché dall’interno del carro, insieme al fumo, scapparono anche i suonatori.

Dal 1924 al 1937 non abbiamo documenti rilevanti il Carnevale.
Nel 1938 su IL POPOLO DI ROMA, Guido Catone scrive : “…le feste si iniziarono il giovedì grasso a totale iniziativa del Comitato dell’ O.N.D. Aprirono il corso, un corteo di maschere isolate preceduti da un carro del Comitato stesso, raffigurante il “Ritorno del Re Carnevale”.

1939 Carro “Belzebù al Carnevale Aquesiano” di Rodolfo Consoli e Altiero Squarcia.
1940 Carro “La Prodigiosa Aiuola” di Rodolfo Consoli, accompagnato dalla mascherata satirica “Porco l’Oca” che si interroga sull’accordo tra Hitler e Mussolini che purtroppo portò tanti lutti e anche l’interruzione del Carnevale.

Durante gli anni della II guerra Mondiale non si costruiscono i carri, ne si ha notizia di mascherate.

Il Dopoguerra

Passati gli anni peggiori del dopoguerra, il Carnevale si riaffacciò nelle vie e nelle piazze aquesiane con piccoli carri e qualche mascherata.
1949 Carro “Pronto Soccorso” de La Squadraccia
1950 Carro “Mostro Marino” di Luzzi Ennio
1951 Carro “Giostra Carnevalesca” di Luzzi Ennio e Lupi Italo
1952 Carro “Quattro Stagioni” di Luzzi Ennio e Lupi Italo
1953 Carro “La Vita è Bella” di Sugaroni Velio

Nei tre anni che seguirono il Carnevale subì una fase di declino, ma già dal 1957 vediamo una nuova luce riaccendersi.
1957 Mascherata “Cani e Gatti
1958 Carro “Re Carnevale va nella luna… ad Acquapendente non trova fortuna
1959 Carro “Il Castello della Fiabe
1960 Carro “Follie Spagnole” di Luzzi Ennio, Lupi Italo, Creti Domenico

È datata 1960 la nascita della maschera che tiene in equilibrio la Torre dell’Orlogione e che diventò presto simbolo del Carnevale di Acquapendente. Per conoscere il suo nome ed il suo carattere dovremo aspettare ancora 26 anni.

Nel 1961, in seguito ad una polemica tra l’amministrazione comunale e il comitato carnevale, i carri non furono costruiti ma sfilarono per il paese solamente alcune mascherate.
1962 Carro “Caccia Grossa” trasformato poi in La Grande Preda 1963 Carro “Il Circo di Topolino” di Del Francia Cesare, Colonnelli Valde, Lupi Italo, Pieri Mario 1964 Carro “Il Carnevale all’Arrembaggio” 1965 Carro “Il Giardino di Carnevale” di Luzzi Ennio, Creti Domenico, Pieri Mario Bronzo Fulvio 1966 Carro “Si è aperta la Caccia” di Vinci Mario, Ferretti Roberto, Colonnelli Antonio, Sugaroni Velio, Pieri Mario, Salvatori Osvaldo 1967 Carro “Balle e Bolle ….Azzurre” di Colonnelli Valde, Bonamici Roberto 1968 Carro “Ciak si Gira” di Sugaroni Roberto e Colonnelli Valde 1969 Carro “Come la Cucinaiamo?” di Consoli Carlo, Consoli Corrado

Dopo gli anni 60

Dal 1970 il Carnevale si interrompe nuovamente, ma alcuni aquesiani, seppure in forma sporadica, non rinunciano a mascherarsi. È nel 1973 che si ritrova una forte partecipazione da parte dei giovani che sfilano per le strade manifestando, con le loro mascherate, il dissenso per l’infausta sorte del Carnevale.
1973 Carro “Il Ring” de La Squadraccia
Quello del 1973 fu però un falso allarme. Dal 1974 al 1976 il Carnevale non fu festeggiato, uscirono solamente alcune mascherate tutte capitanate da “Re” Gogliardo, un nostro concittadino simbolo del Carnevale di quei tempi.
1977 Carro “La Cura Ricostituente” dell’Ass. ProLoco
1978 Carro “Eh Charly” del Gruppo 6+6

È nel 1978 che ha inizio la Prima Sagra della Fregnaccia, che vedeva al lavoro tra i fornelli i rappresentanti della Squadraccia.

1979 Carro “Tutti al Mare” del gruppo Ex Centro
1980 Carro “Follie Giallo Blu” di Del Francia Graziano
1981 Carro “Portobello” di Vinci Mario, Ferretti Roberto, Dionisi Danilo
1982 Carro “Braccio di Ferro il Pirata” di Banella Giulio, Augustini Giulio, Campana Piero.
1983 Carro “Di Tutto un Po’” di Del Francia Graziano, Augustini Giulio
1984 Carro “Riuscirà il nostro Eroe” del collettivo P.I.V.
1985 Carro ”I Vatussi” di Graziano del Francia
1986 Carro ” Pentacociera” di Roberto Sugaroni, Roberto Ferretti, Valde Colonnelli, Danilo Dionisi, Graziano del Francia

Gli ultimi anni

È nel 1986 che, attraverso un concorso, i bambini aquesiani hanno inventato il nome, il carattere ed il vestito della maschera simbolo del nostro paese. Nasce così Saltaripe, un simpatico burlone che ama le fregnacce e nella sua colorata tutina color arcobaleno passa le sue giornate bevendo ed oziando.

1987 Carro ”Super TV ” di Graziano del Francia
1988 Carro ”La tazza sulla salute” di Roberto Sugaroni
1989 Carro ”Nettuno il re dei mari” di Graziano Del Francia, Andrea Lupi, Roberto Guerrini
1990 Carro ”El matador” di Graziano Del Francia, Raniero Del Francia, Fabio Del Francia, Andrea Bandolini, Andrea Lupi, Roberto Guerrini
1991 Carnevale estivo fatto dopo la guerra del golfo
1992 Carro “Colpo Grosso a Montecitorio” di Sugaroni Roberto, Colonnelli Valde, Ferretti Roberto
1993 Carro “Tutti all’ inferno” di Roberto Sugaroni, Mario Rossi, Marco Ceccolungo
1994 Carro “Jurassic Park” di Banella Giulio, Lupi Andrea, Guerrini Roberto
1995 Carro “Il buco nell’ ozono” di Roberto Sugaroni, Mario Rossi
1996 Carro “A Passeggio con il Rospo” di Del Francia Graziano, Dondolin Andrea, Guerrini Roberto, Lupi Andrea, Ripalvella Marcello

Dal 1998 al 2003 per le strade di Acquapendente non si sono più visti sfilare carri allegorici e divertenti mascherate. Ci si limitava a ricordare questa festa il giorno di Martedì Grasso quando nella P.zza G. Fabrizio veniva bruciato Carnevalaccio, ultimo baluardo di un’antica ed illustre tradizione carnevalesca.
Questo ultimo gesto compiuto dal popolo aquesiano nel voler ricordare un glorioso passato, il ricordo di noi bambini mascherati da pirati o damine avvolti da una nube di coriandoli, gli enormi carri di cartapesta che vedevamo sfilare a ritmo di samba per le strade del nostro paese, sono stati lo stimolo per avventurarci in questa impresa.
Nel 2004 venne fondato un gruppo di giovani volontari, conosciuti come “i Ragazzi dello Scienziato” che con grande sforzo è riuscito a dare nuova linfa a questa festa. Con il tempo il Carnevale è passato definitavamente in mano alla Pro Loco di Acquapendente, che grazie ad un grande gruppo di volontari e di altri piccoli gruppi autonomi, è riuscita a riportare la Festa agli albori di un tempo.
Ogni anno ci si arricchisce di nuove figure che danno un grande contributo per la riuscita del Carnevale Aquesiano.

Questa è la dimostrazione che un grande amore non muore mai, e se è stato possibile riportare alle luci della ribalta questa tradizione, è merito di tutti coloro che hanno lottato per questo scopo.
Un ringraziamento va a chi si è dedicato con tanta passione e dedizione a questa festa, sia lavorando nel cantiere che sfilando nei cortei mascherati.